Azienda Agricola Maceroni

L’azienda Agricola Maceroni è situata a Ceprano, in provincia di Frosinone, nel cuore della Ciociaria.

L’azienda ha origini antichissime, oggi è gestita da una giovane imprenditrice, Caterina Maceroni, con un allevamento di circa 80 vacche da latte. L’azienda ha un piccolo laboratorio dove viene trasformato parte del latte prodotto in latte fresco intero pastorizzato, non omogenizzato, e la restante parte in formaggio primo sale, formaggio stracchino, ricotta, yogurt (bianco, cereali, mirtilli), dessert panna cotta e budino al cioccolato.

La qualità dei prodotti deriva essenzialmente dall’elevata qualità del latte che rappresenta la produzione principale (circa 550 litri al giorno).

Il patrimonio genetico delle bovine e l’alimentazione di queste ultime con solo materie prima (non si fa uso di alcun mangime, colza, filler, scarti industriali alimentari e caseari e di latte in polvere medicati e non) rende il latte digeribile e particolarmente sapido.

Il latte dà al consumatore una gradevole sensazione di sazietà senza fastidio, retrogusti e disturbi di carattere fisico.

In materia di produzione del latte il nostro know – how non è solo il risultato di un perfezionamento avvenuto negli anni in modo empirico ma è soprattutto il risultato di numerose collaborazioni con istituti zooprofilattici e dipartimenti di scienza degli alimenti.

Negli anni 2005-2007 è stata scelta come azienda pilota dalla regione Lazio per il progetto di ricerca: “Determinazione del polimorfismo genetico al locus della caseina dei latti individuali prodotti in azienda”.

Anche per i formaggi sono stati adottati gli stessi principi a cui l’azienda si è ispirata per la produzione del latte; utilizzando esclusivamente sale, caglio e all’occorrenza fermento lattici vivi.

Non vengono eseguiti processi di standardizzazione né di tipo meccanico né di tipo chimico finalizzati al miglioramento dell’aspetto e della consistenza dei prodotti.

Poiché il latte è utilizzato tale e quale i formaggi presentano leggere sfumature di colore giallo paglierino ovvero il colore proprio del latte vaccino.

La metodologia adottata per la produzione del formaggio primo sale, ade esempio, è stata ottenuta dalla rivisitazione della ricetta di famiglia.

In particolare è stata definita una procedura capace rimodellare perfettamente il ciclo termico del processo di lavorazione del formaggio di “nonna Maria”, quando per fare il formaggio usava pentola posta su treppiede. La procedura è stata modernizzata grazie alla strumentazione elettronica (vasca polivalente) che consente, a differenza della pentola su treppiede, un puntuale controllo della temperatura e quindi delle acidità coinvolte nel processo di produzione.

L’azienda è così riuscita a riprodurre l’esatto formaggio di “nonna Maria” oltretutto con caratteristiche chimico-fisiche notevolmente superiori: un formaggio dal sapore antico ma lavorato con tecnologia moderna. La ricotta invece è ancora prodotta con la pentola su treppiede in modo del tutto naturale. Al siero viene aggiunto solo un goccio di aceto di vino.

Chi sceglie un prodotto dell’azienda Maceroni abbracci anche il nostro modo di fare agricoltura: un modello di agricoltura “equilibrato” secondo il quale gli eventuali trattamenti terapeutici, solo se necessari, sono rivolti all’esclusivo miglioramento del benessere animale e non finalizzati all’incremento smodato della produttività.

 

Biscottificio Alessi

Il biscottificio Alessi si trova in un paese di nome Cori, il quale è situato in provincia di Latina, a circa 60 Km da Roma, è stato creato da Alessi Ernesto 40 anni fa insieme alla moglie.

Dopo la guerra le massaie facevano in casa i dolci e li portavano a cuocere nei forni  di cottura, anche la mamma di Ernesto prestava tale servizio. Il desiderio di salvare i sapori antichi di una volta spinse Alessi Ernesto ad avviare l’attività di produzione e vendita di biscotti dove, con pochi dipendenti nella produzione e un dipendente impiegato alla vendita diretta della merce, consegnava ai piccoli negozi al dettaglio.

Oggi, anche se l’azienda si è evoluta sia nella gestione, sia nella tecnica di produzione che nella distribuzione, si usano ancora antiche ricette con materiali di preparazione locali (come farina senza OGM, mandorle, olio, vino). Dal 1976 la nostra missione è offrire biscotti buoni, sani, genuini e di grande qualità. Da sempre l’a-more per la tradizione e la qualità sono i nostri ingredienti segreti, capaci di rendere davvero unico il sapore dei nostri prodotti. Ancora oggi utilizziamo processi produttivi artigianali, perché per noi tradizione significa trasmettere alle nuove generazioni un bene molto prezioso: l’autenticità.

Le ricette Alessi sono sempre quelle di oltre quaranta anni fa, realizzate con la stessa cura di allora, selezionando i migliori ingredienti per ottenere i sapori di una volta con i processi produttivi di oggi. Ogni prodotto nasce da ricette antiche, dalle migliori materie prime e da un perfetto equilibrio nei dosaggi e nella lavorazione. A questa unione perfetta di elementi si affiancano attenti controlli lungo tutta la filiera produttiva. Tutti questi fattori rendono unici i nostri prodotti e donano loro quel gusto inconfondibile che ne ha sancito il successo fin dal 1976.

 

Cristiano Catapano

“Maestro Pasticcere a tutto tondo”, Romano di origini Campane unisce tradizione a innovazione nel rispetto assoluto delle materie prime eccellenti selezionate dopo attenta e costante ricerca.

Custode geloso di lievito madre tramandato e donato da un grande Maestro di cui non svela il nome; formatosi nella scuola dei piu grandi maestri pasticceri italiani, vanta nel suo curriculum stage dal “Padre del lievito madre”, il Guru Assoluto “Ronaldo Morandin” (“metodo Morandin” per il suo mantenimento in acqua) e dal figlio Mauro Morandin, da cui peraltro acquista i suoi straordinari canditi.

Nato “in pentola” come si suol dire, essendo figlio di ristoratori, invece di giocare con i suoi coetanei, sin da piccolissimo, aiutava mamma Sandra a far torte e biscotti e da li la sua passione che l’ha spinto a metter da parte l’amore per la cucina per seguire il talento innato per i dolci.

Un incontro fortunato quello con un nuovo eccellente, laziale da allevamento all’aperto “Peppovo”, la cui straordinaria resa ha contribuito a farlo eleggere “Miglior Panettone Doc Italy 2019”. Il Maestro Cristiano Catapano firma “solo” lievitati unici, inimitabili, soffici, aromatici e digeribili; apprezzati dai migliori esperti del settore che ne hanno riconosciuto l’estrema qualita degli ingredienti e la particolarita del metodo di lavorazione. La sua maniacale attenzione alle materie prime lo porta a recarsi direttamente nei luoghi di produzione delle per verificarne l’effettiva qualita.

I prodotti che utilizza non hanno subito trattamenti con solfiti o conservanti.

Cantina Il Passo – Basilicata

Nel 2012 l’azienda agricola Grimolizzi, risalente agli inizi dell’800, decide di inserirsi in un altro settore. Dopo aver acquistato la vigna, effettua un secondo acquisto: una cantina scavata in grotta naturale di tufo. Questo secondo acquisto implica la decisione di non voler vendere il prodotto ricavato dalla vigna, ma bensì di trasformarlo. La scelta di intraprendere questo cammino, deriva dalla passione per le cose sane e dalla voglia di trasmettere la genuinità in prodotti di qualità. La mission dell’azienda nasce dall’esigenza di portare avanti e sempre più in alto il marchio Made in Italy invidiato in tutto il mondo. Fondamentale è la scoperta, o per meglio dire, la riscoperta della genuinità e di quanto sia importante in un’era così altamente influenzata dalla globalizzazione, riportare alla luce la tradizione di aziende che hanno vissuto e fatto la storia d’Italia. Non è un caso che la scelta del prodotto sia ricaduta su un’unica linea di vino: L’Aglianico del Vulture.

La Cantina Il Passo prende il nome dal primo terreno che si incontra quando si arriva all’azienda: un oliveto soprannominato “Il Passo”, considerato dalla famiglia Grimolizzi il luogo di partenza dal quale si estende tutta l’azienda verso la collina. Il nome del vino “Alberi in piano” prende spunto dalle origini dell’azienda, quando il fondatore Francesco Grimolizzi decise di comprare la masseria che era ed è tutt’ora soprannominata “Contrada Alberi in piano”. Ecco il motivo per il quale l’azienda si chiama “Il Passo”, perché è il luogo di partenza.

Scheda tecnica “Alberi in Piano”

 

 

 

 

 

 

 

Vitigno: Aglianico del Vulture
Terreno: medio impasto – superficie totale 4 ettari – vigneto di 35 anni
Potatura: cordone speronato
Epoca di vendemmia: fine Ottobre; rigorosamente manuale.
Vinificazione: classica vinificazione in rosso; raccolta manuale in cassette di plastica. Le uve vengono selezionate manualmente facendole scorrere su un nastro vibrante, i grappoli vengono pigiadiraspati dolcemente. Il mosto con le bucce viene portato in fermentini termocondizionati, la fermentazione dura circa 15 gg a temperatura costante, circa 28°. Durante l’intera fase di fermentazione vengono eseguiti 3 rimontaggi giornalieri. Al termine della fermentazione, grazie alla pressatura, il vino, previo controllo analitico viene travasato in vasca d’acciaio dove riposerà per circa 2 mesi. Successivamente verrà messo in tonneaux nuovo dove svolgerà la fermentazione malolattica ed un successivo affinamento per circa 18 mesi in legno. Successivamente si procede alle operazioni di lavorazioni di pre-imbottigliamento.

Dati analitici: gradazione alcolica 14% – acidità totale 5.80 g\l – ph 3.35
Abbinamento: ABBINAMENTO CLASSICO CON SUGHI E CARNI, DA PROVARE CON COSCIOTTO D’AGNELLO LUCANO SU LETTO DI PEPERONI E POMODORI SECCHI.

 

 

Cantine Colle Petrito

Cantine Colle Petrito sorge nei pressi di Minervino Murge, nella Puglia settentrionale. Cantine Colle Petrito è un’idea, un sogno e un progetto nato da tre amici con in comune la passione per il vino: Antonio, Giuseppe e Michele che nel 2005 fondano l’azienda con l’obiettivo di far conoscere la produzione vinicola pugliese.

Negli anni Cantine Colle Petrito si è avvalsa di un entourage di professionisti e della passione e competenza dei suoi infaticabili fondatori per incrementare la produzione e per esaltare la qualità dei vini. L’azienda pugliese ha un profondo rispetto per la materia prima, le bottiglie Colle Petrito inoltre, evocano tradizioni lontane, storie di una terra tra miti e leggende, in cui la bevanda di Bacco è stata cantata e narrata, a cui si associano innovazione e ricerca, un connubio perfetto per un vino originale e di grande qualità.

Negli anni Cantine Colle Petrito si è affermata nel panorama enologico nazionale e internazionale, lo confermano l’aumento della produzione e i numerosi titoli ottenuti. L’azienda gode di una grande stima per il lavoro costante ed efficiente svolto negli anni.

Nel 2014 Colle Petrito ha continuato ad estendersi con nuovi impianti, dispone infatti di attrezzature all’avanguardia e di nuove aree di produzione per rispondere adeguatamente alle richieste di mercato.

Un progetto importante è stato quello della creazione della bottaia, cuore pulsante dell’azienda, un posto esclusivo dove riposano i nostri vini in attesa del momento giusto per essere imbottigliati e degustati.

Nel 2018 l’azienda vinicola Colle Petrito ha riservato un’area agli eventi e alle degustazioni, due sale pronte ad accogliere tour di intenditori, amanti del vino e gruppi di visitatori italiani e stranieri.

Attualmente Cantine Colle Petrito si indentifica in una realtà in crescita, gestisce trecento ettari vitati. Esporta in tutta Europa, in Asia e in America Latina, siamo presenti in molti punti vendita del territorio nazionale e in molti ristoranti della penisola.

L’azienda di eccellenza Cantine Colle Petrito è stata scoperta da Doc Italy grazie alla cruciale figura di Anna Lenoci che, con passione, ha saputo illustrare e valorizzare al meglio questi straordinari prodotti, simbolo della Puglia e delle sue storie di tradizione, gusto e successo!

 

 

 

 

 

Cantine Viola

Custode di una secolare tradizione del paese e della mia famiglia, io, Luigi Viola , maestro elementare in pensione, da sempre appassionato di natura e agricoltura, dopo aver insegnato per oltre 35 anni, ho deciso di dedicare a tempo pieno le mie energie al recupero, alla valorizzazione e alla diffusione di   nettare, che correva il rischio di estinzione, il Moscato di Saracena.

Coinvolgendo l’intera famiglia: mia moglie Margherita e i tre figli Roberto, Alessandro e Claudio, ai quali ho saputo trasmettere la mia passione e l’amore per la nostra terra, ho incrementato la produzione di questo vino da meditazione, che, una volta proposto al pubblico e ad esperti del settore, ha immediatamente avuto un riscontro eccezionale. Col tempo ho ampliato la gamma dei prodotti puntando sempre sulla qualità e genuinità ed eleganza utilizzando vitigni autoctoni quali Magliocco dolce, Guarnaccia, Malvasia e Mantonico.

Ciò che era nato quasi per scommessa è divenuto per noi tutti, un lavoro piacevole e ricco di stimoli, che ci ha permesso di venire a contatto con persone, ambienti e situazioni veramente affascinanti.  I nostri vigneti sono situati nel territorio di Saracena, nella contrada Rinni a 350 m slm, con un’esposizione tale da ricevere i raggi del sole da quando sorge e fino a quando tramonta.

Ad Est-Sud Est si affacciano sulla piana di Sibari e sul mare Ionio, ricevendone le correnti miti provenienti dal mare, mentre a nord sono riparate dai venti freddi dalla Catena del Pollino. Tutto ciò crea un microclima con sensibili escursioni termiche che consentono alle uve di raggiungere una concentrazione alta di profumi. Nei nostri vigneti sono coltivate uve autoctone quali Magliocco dolce, Moscatello di Saracena, Guarnaccia bianca, Malvasia, Mantonico e “Adduroca”, termine dialettale che sta per “odorosa, profumata”. Il sistema di allevamento è a cordone speronato con un sesto di impianto di 1m x 2,20m.

Pratichiamo l’agricoltura Biologica certificata Bioagricert. Negli ultimi anni stiamo recuperando degli antichi vigneti ad alberello ottenendo uva di alta qualità ed evitando, cosi, che vengano abbandonati.

Casa Barone

L’azienda agricola Casa Barone si estende su 11 ettari di terreno ed è la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio e quella con le coltivazioni alla più elevata altitudine sulle pendici del vulcano. Oggi la tenuta agricola si presenta con muri a secco, terrazzamenti, ginestre, macchia mediterranea, vigneti, olivi e alberi da frutto, con un’ampia zona dedicata al pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop, fiore all’occhiello dell’azienda che viene commercializzato sia fresco sia in conserve, oppure in salsa, con solo aggiunta di passata di pomodorini.

Il pomodorino del Piennolo è uno dei prodotti più tipici ed antichi dell’agricoltura campana e beneficia del terreno vulcanico e del sole generoso che nella zona del Vesuvio creano un mix unico e perfetto per la crescita di questo prodotto straordinario.

Il Pomodorino del Piennolo è prodotto dall’azienda Casa Barone esattamente come si produceva una volta, riducendo al minimo l’intervento umano per poter realizzare e commercializzare un prodotto autentico e tradizionale.

L’azienda Casa Barone è quindi un’eccellenza campana che, realizzando prodotti di altissima qualità attraverso una grande attenzione alla cura delle piante e di controllo sulla filiera produttiva, valorizza il territorio e le sue peculiarità.

 

Casato Unico – Veneto

n armonia con i secolari ritmi della natura e nel rispetto degli ideali tramandati dai nostri avi, nasce “Casato Unico”: la passione per il prosecco, la devozione alla cura della vigna, l’amore per l’originalità. Fortemente autoctono è il Prosecco del Casato Unico, frutto del vitigno Glera, radicato nel Triveneto, esattamente a San Fior. I suoi calici sono serviti e spiegati con contagioso entusiasmo da Gianluca Moras, che a 25 anni ha intrapreso questa nuova avventura enologica dando vita ad un nuovo ramo aziendale famigliare la cui tradizione tramandata da generazioni prende ufficialità grazie al marchio.

Nel 2012 per la prima volta con sole 7.000 bottiglie si è affacciato nel mercato, ed in pochissimo tempo grazie a molteplici ricono- scimenti ricevuti è riuscito a collocare Casato Unico come bollicina di ecceleccellenza. “Il Prosecco che i nostri clienti degustano, è lo stesso identico Prosecco che noi utilizziamo tutti i giorni sulla tavola della nostra casa.” Afferma il giovane imprenditore, non rimane altro da aggiungere se non assicurare  che questo modo tra-dizionale è sicuramente “qualità originale”. Gianluca Moras  trenten-ne è già al comando di un impresa di famiglia  che da generazioni ha prodotto e continua a produrre il Prosecco. 

La mia è un azienda giovanis-sima , Abbiamo fatto la nostra prima etichetta con la vendemmia del 2011 e siamo andati in commercio nel 2012. Nel 2013 abbiamo deciso di aggiungere un altro vino oltre all’ “Extra Dry Millesimato”che era l’unica bottiglia con la quale ci affacciavamo sul mercato. Abbiamo aggiunto il “Prosecco Brut e il Prosecco Frizzante”, leggermente rivisitato, perché é comunque un vino tradizionalmente Veneto, ma non lo facciamo con il “fondo”, quindi frizzante ma pulito per finire con un rosso corposo tutto da scoprire e la grappa barricata una chicca da non perdere. Un’ azienda di famiglia che da diversi generazioni fa Prosecco, che parte dai miei bisnonni, anche se abbiamo sempre prodotto unicamente per l’uso personale. CasatoUnico nasce come piccolissima realtà produttrice di vino Prosecco Doc con l’intento di produrre un vino di elevata eccellenza per promuovere il territorio.

Sapori dell’Altopiano

Dall’esperienza e la passione per il territorio dell’azienda Salumi di Colfiorito nasce “Sapori dell’Altopiano”: un’idea gastronomica unica che unisce qualità e tradizione a praticità e modernità.

La linea Sapori dell’Altopiano presenta una grande varietà di prodotti semi pronti ottenuti dopo anni di ricerca tecnologica. I prodotti infatti necessitano in media di soli 5 minuti di cottura su fuoco o in forno per essere pronti. Il vero valore aggiunto di questi prodotti sta sia negli ingredienti di eccellenza che nel gusto assolutamente tradizionale !

Al palato ricordano i sapori della cucina familiare, antica, fatta con i prodotti del territorio ma nella tecnologia di realizzazione sono assolutamente innovativi e proiettati nel futuro.

Gli anni di studi hanno quindi permesso di utilizzare materie prima del territorio di altissima qualità per realizzare ricette tradizionali ma con una preparazione semplice, alla portata di tutti ed anche sostenibile! Attraverso la semplice e breve cottura che necessitano i prodotti per essere pronti, si pone in essere anche un significativo risparmio energetico!

Tradizione, gusto, innovazione e sostenibilità sono le parole chiave attorno a cui ruota la linea Sapori dell’Altopiano!

 

Colfiorito – Salumi dell’Altopiano

Colfiorito sorge a 760 metri sul livello del mare su un altopiano di origine carsico-paludosa. Dei sette altipiani che circondano Colfiorito, che derivano dal prosciugamento di laghi, solo uno ospita ancora una palude in cui si possono incontrare specie rare di animali. Il paese è il maggiore del vasto altopiano, di circa 300 ha in cui si trova ad una altitudine di 781 m s.l.m. Parte dell’altopiano ricade nel territorio del comune di Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata. Il naturale ed esclusivo microclima dell’Altopiano é condizione essenziale per l’eccellente qualità dei prodotti stagionati realizzati con maestria dall’azienda.

I Salumi dell’Altopiano Colfiorito nascono dalla nostra volontà  di creare una linea di Salumeria di Alta Qualità, lavorando il prodotto con modi e tecniche tali da avvicinarsi quanto più fedelmente alle lavorazioni tipiche e tradizionali di una volta. Il processo produttivo adottato è attento a reperire materia prima locale e/o nazionale di alta qualità proveniente da allevamenti attentamente selezionati.

La lavorazione delle materie prime è eseguita seguendo le tradizionali ricette e, soprattutto, senza aggiunta di conservanti durante le fasi di lavorazione (nitrati e/o nitriti) e coloranti, senza l’utilizzo di  addensanti come farine e/o derivati del latte. Le  spezie ed erbe aromatiche fresche impiegate per la concia sia degli impasti che degli stagionati, vengono dosate con attenzione, conferendo al prodotto un gusto unico.

La lavorazione prevede processi tradizionali ma utilizza moderne tecnologie che valorizzano e preservano le ottimali condizioni per il prodotto. Lavorazione tradizionale significa anche utilizzo di budelli naturali, con accurate legature eseguite manualmente.

La fase di asciugatura, certamente una delle fasi più critiche per la tipologia del prodotto lavorato, è eseguita con il metodo denominato a freddo. La stagionatura avviene in ambiente naturale, non forzato, lasciando ai Salumi tutto il tempo necessario per raggiungere l’ottimale grado di maturazione. Il costante rispetto di tutte queste regole ed attenzioni durante l’intero processo, fanno dei nostri Salumi un riferimento per quei consumatori buongustai e sempre più attenti alla salubrità dei prodotti.

Tale processo inoltre impiega un impianto tecnologicamente avanzato che utilizza l’esclusivo microclima tipico dell’Altopiano di Colfiorito (altezza sul livello del mare  circa 1.000 mt.). Le stagionature dei prodotti sono ottenute con processi naturali sinonimo di elevati standard qualitativi nei processi di filiera delle varie produzioni dell’agroalimentare locale.

Colle Maggiore – Lazio

L’Azienda Agricola Colle Maggiore nasce nel 2001dedicandosi fin da subito all’allevamento, alla produzione e trasformazione di carni d’eccellenza come quelle di struzzo e di suino antiche ricette e tecniche e al rispetto di processi di lavorazioni naturali e artigianali.

I prodotti lavorati derivano direttamente dalle produzioni aziendali e perciò decisamente italiane. Seguendo il disciplinare, gli  animali provengono da allevamento allo stato semi brado e sono nutriti esclusivamente con alimenti naturali. Le carni, inoltre, sono lavorate con antiche e semplici tecniche artigianali presso il laboratorio dell’azienda stessa che, ai flni di salubrità dei prodotti, non prevede allergeni.

La carne del maiale nero reatino (che discende dal ceppo genetico Apulo Calabrese) porta con sé la caratteristica di essere molto più grassa dei maiali bianchi. Forse non molti sanno che il maiale nero è stato allevato nella provincia di Rieti fino agli anni Cinquanta, poi incrociato o sostituito con altre razze comportandone la quasi estinzione.Questo tipo di maiale accumula molto grasso inframuscolare il che rende la sua carne particolarmente marezzata, cioè infiltrata di grasso, e sotto cute può raggiungere strati di lardo fino a sette cm, il che è decisamente esagerato ai fini commerciali e di resa ma decisamente prezioso ai fini della qualità delle carni. I salumi ricavati da queste carni con il loro grasso di marezzatura conferisce gusti e aromi straordinari poiché è proprio questo grasso che accentra su di sé e diventa veicolo di aromi straordinari che trovano la loro massima espressione nei processi di stagionatura naturale.

Il segreto di questi aromi, profumi e gusti sta nell’alimentazione di questo maiale. Le ghiande che consuma voracemente conferiscono al grasso i cosi detti “grassi monoinsaturi“ in specie l’acido oleico che troviamo nell’olio d’oliva extravergine e questo rende il grasso dei salumi aromatico e pieno di sapori. Lo stesso possiamo dire della carne fresca grazie alla presenza del grasso inframuscolare che la rende morbida, succulenta ricca di aromi che ricordano sapori antichi, di bosco e di campagna.

 

 

Di Iorio

La Di Iorio nasce nel lontano 1750, in Irpinia, a Dentecane, una piccola frazione del comune di Pietradefusi ad opera di Gaetano Di Iorio, come si evince dal Catasto Onciario Comunale del 1754.

Gaetano Di Iorio, di professione “copetaro” (da “cupedia”, il torrone degli antichi) sfruttando le migliori materie prime che il territorio metteva a disposizione – nocciole avellane, mandorle pugliesi, mieli di collina, albume d’uovo, ecc. – iniziò a produrre prelibatissimi Torroni con svariati gusti.

Il primogenito di Gaetano, Michele ereditò l’attività e la tramandò a sua volta al figlio, Vincenzo.

L’attività continuò ad opera del primogenito di quest’ultimo, Federico (Dentecane, 1849) che ottenne i primi riconoscimenti ufficiali al di fuori del contesto locale come recita l’attestato di partecipazione della Mostra Internazionale di Torino del 1911.

E’ del 1924, ad opera di Vincenzo (Dentecane, 1882) e degli altri fratelli, il deposito del brevetto per il “Torrone Farcito al cioccolato” con il sigillo della Real Casa Savoia.

La produzione continuò consolidando la tradizione attraverso tutto il periodo del ventennio anche attraverso numerose partecipazioni a mostre internazionali.

Al termine del conflitto bellico , nel 1947, venne rilasciato il Certificato di iscrizione per gli Esercenti Mestieri Ambulanti della Provincia di Avellino del Comune di Pietradefusi con l’attività passata di mano al primogenito di Fiorentino, Federico (Dentecane, 1905) che gestì l’attività con la medesima passione di famiglia fino al 1970.

Vincenzo, (Dentecane, 1942 – secondogenito) “il professore”, come è chiamato affettuosamente da tutti quelli che lo conoscono, nonostante la professione di docente, decise di dare continuità con grande slancio e tenacia alla tradizione di famiglia. Oggi è ancora il custode “attento e geloso” delle ricette che hanno reso famosi ed inimitabili i Torroni Di Iorio.

Federico ed Anna, sono i germani che hanno deciso di continuare nel segno della tradizione questa lunghissima e dolcissima storia di gusto.

 

Nell’arco di oltre 250 anni, i Torroni Di Iorio sono stati prodotti sempre, senza interruzione, nello stesso comune e presso la medesima sede situata in Via Roma, Dentecane.

Nel 2018 è stata inaugurata, sempre a Dentecane, la nuova sede produttiva di circa 3000 mq, dotata delle più moderne tecnologie per continuare a garantire gli elevatissimi standard della tradizione.

 

Embrace Evosì

Due donne, due mamme, Carmen e Giusy, legate dalla passione e l’amore per l’olio e per il vino.

È stata la voglia di riscatto a spingerci a dar vita a questa impresa per dare il giusto valore ad un prodotto ricco di virtù e ad un territorio autentico e unico al mondo: la nostra Sicilia. Un forte richiamo alle origini e alla storia, tramandataci dai nostri nonni, uno studio approfondito del settore e la continua sfida verso l’innovazione ci hanno portate a creare un olio extravergine di oliva di eccellenza, in grado di interpretare e raccontare un territorio meraviglioso, una terra che nei secoli ha accolto diversi popoli e culture in un abbraccio travolgente.

Il nostro uliveto si trova nella parte occidentale della Sicilia, a Campobello di Mazara in provincia di Trapani, tra Selinunte e Marsala. Embrace nasce qui, in quest’isola senza tempo, dove un viaggio diventa un tragitto del cuore in cui si viene travolti da un abbraccio di cui non se ne può più fare a meno.

Il nome “EMBRACE” è stato voluto come indice dell’abbraccio universale al cambiamento, all’evoluzione, all’innovazione, alle sfide, a nuovi stili di vita. L’abbraccio di una terra a diversi popoli e culture. L’abbraccio alla vita nonostante le intemperie. L’abbraccio come nutrimento per il corpo e la mente.

L’olio Embrace, Monocultivar Nocellara Del Belice, si caratterizza per una produzione limitata, un design moderno, innovativo e accattivante, eleganza, esclusività ed alta Qualità.

Le bottiglie vengono riempite, tappate, sigillate, etichettate e numerate ad una ad una accuratamente a mano.

Una volta consumato l’olio, la bottiglia può essere riutilizzata come oggetto da design, come vaso porta fiori, come porta candele, come diffusore per ambiente o per realizzare una lampada.

EVOSI’, Blend 80% Nocellara Del Belice 20%Biancolilla, è un olio evo che vuole rappresentare la Sicilia una terra straordinaria per i suoi colori, i sapori, i paesaggi, la storia, il clima, il mare e l’ arte, fonte di ispirazione per poeti, scrittori e artisti e proprio per questo Giusy e Carmen hanno chiamato la loro azienda agricola Evo Sicily.

EVOSI’ perché bisogna sempre scegliere un olio extra vergine di qualità, perché ci accompagna durante il nostro vivere quotidiano nella nostra alimentazione come fonte di benessere per la nostra salute.

Emiliano Fini Viticoltore- Lazio

Il nostro attaccamento ed amore per la terra nasce da una tradizione familiare. Rispetto per il territorio e Valorizzazione delle sue tipicità.

L’azienda Vinicola Emiliano Fini è un’azienda familiare, di 10 ettari, ai piedi del vulcano dei castelli romani, voluta ed acquistata nel 1988 da Anacleto e sua moglie Giorgia, insieme ai figli Claudia ed Emiliano. L’ attaccamento ed amore per la terra nasce da una tradizione di famiglia, che Anacleto ha ereditato dal padre Sebastiano, viticoltore. Dalla passione per il vino di Emiliano nasce il progetto di completare il percorso dell’azienda con la produzione di vino, che sia in linea con i principi del rispetto per il territorio e della valorizzazione delle sue tipicità. Passione, Tradizione e Tecnologia sono le parole chiave della filosofia e del successo di questa azienda d’eccellenza! Coltiviamo le nostre vigne con rispetto per i vitigni e il terreno. Da uve attentamente selezionate di grechetto e malvasia puntinata del Lazio nascono i nostri primi due vini: Cleto e Libente

Il nome del vino è un omaggio ad Anacleto Fini, che ha fortemente voluto la nascita e   continuazione della nostra azienda dal 1988. Il vino Cleto si presenta come un vino immediato e profumato il quale riflette un secondo significato del termine che secondo alcune fonti deriverebbe da Anenkletos, col significato di “privo di colpa, irreprensibile”, che sottolinea la mancanza di difetti ed asperità, termine che troviamo in continuità con il carattere franco e schietto di questa bottiglia.

Il Vino Libente nasce dall’unione dei due venti che battono con intenti opposti sulle nostre vigne, il Libeccio ed il Ponente i quali, spirando dal mare, portano la brezza marina tra i nostri filari. Il nome del vino ricorda il termine libare, che risuona nelle nostre orecchie grazie alla Traviata di Giuseppe Verdi.

L’azienda si trova ai piedi del grande apparato vulcanico dei Colli Albani, da cui eredita i terreni tipici dell’ attività vulcanica risalente a 360.000 anni fa.  La tipologia di terreni regala una decisa impronta minerale ai vini.

Salumi Grufà

 

L’ azienda,artigianale sita a Monte san Biagio nasce nel 2013 dall’ idea di soci del Consorzio Salsiccia di Monte san Biagio, con la volontàdi creare una società di        produzione e distribuzione dei prodotti tipici locali, con lo scopo principale di valorizzare il nostro prodotto d’eccellenza nazionale: “La Salsiccia di Monte San       Biagio”.

Sviluppo e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.Successivamente, abbiamo inserito una vasta gamma di prodotti: Pancetta Sughereta; Guanciale Valle Imperiale; Lonza Vascozza; Lonzino del Biricchino; Snelle del Brigante; Lardo Tupando; Lombetta San Biagio; Prosciutto Torre Triangolare, Culaccetto Torre Triangolare, Fiocchetto Torre Triangolare.

Tutti i prodotti vengono stagionati e affumicati naturalmente, ed è assolutamente bandito l’uso di conservanti e additivi chimici. Le carni sono ricavate da suini allevati secondo un disciplinare di produzione. La salsiccia di Monte san Biagio, prodotto tipico del sud pontino, è tra le eccellenze del territorio laziale conosciuta in tutta Italia, un prodotto DOP di altissimo livello qualitativo caratterizzato da fragranza e sapore unico.

Da sempre le salsicce di Monte San Biagio, in provincia di Latina,  sono condite con il coriandolo. Preparata con sale, peperoncino piccante locale, pepe rosso dolce, vino moscato di Terracina doc e semi tostati di coriandolo, ha conquistato la DOP nel 2008 per il suo altissimo livello qualitativo, gusto inimitabile nonché per l’antica tradizione di cui si fa ambasciatrice, e che affonda le sue radici nel VI secolo. Ancora oggi a Monte San Biagio non si producono prosciutti, pancette, guanciali e lonze, ma solo salsicce con l’appellativo “monticellane”.

Se secchi i semi di coriandolo hanno un profumo gradevole, freschi emanano un odore di cimice schiacciata. Ecco perché a Monte San Biagio li fanno essiccare per bene o  li abbrustoliscono  prima di aggiungerli alle salsicce, il cui retrogusto di fumo, dovuto al fatto che vengono fatte “maturare” per due o tre di giorni in un locale con un camino acceso con legna di lentisco, è un’altra loro caratteristica. Prima di essere insaccata in budelli naturali, la carne viene bagnata con il vino Moscato di Terracina. Il nome di questa salsiccia deriva da Monticelli: così si chiamava Monte San Biagio fino al 1863.  Rigida selezione di materie prime di allevamenti suini tracciabili, sapiente stagionatura e lavorazioni di alta qualità.

Il Nuovo Fresco

Dal 1995 direttamente dalla natura, Il Nuovo Fresco trasforma vegetali freschi in semilavorati, sughi e pesti di altissima qualità per soddisfare le più moderne necessità di consumatori, ristoratori e industria alimentare.  Il Nuovo Fresco inizia la sua attività del 1995 sviluppando l’idea di proporre dei preparati di verdura in gra-do di preservare le tipiche note del prodotto fresco per un ragionevole periodo di tempo così da soddisfare le necessità della moderna industria alimentare e della   ristorazione. La polpa di zucca è stato il primo prodotto messo a punto con tale tecnologia innovativa coperta anche da brevetto industriale.

In questi anni abbiamo ampliato la gamma delle nostre produzioni e possiamo offrire una proposta vasta ed articolata mantenendo sempre costante la specificità delle nostre preparazioni che coniugano sapiente-mente tradizione e innovazione. Primi in Italia ad introdurre la tecnologia del fresco pastorizzato refrigerato su specifici processi di produzione “delicati” e consente ai nostri semilavorati una tipica che si basa  caratte-rizzazione fresca e naturale. Non aggiungiamo aromi o coloranti, preserviamo solo quanto la natura ha spon-taneamente sviluppato.

La qualità elevata dei nostri prodotti è conseguibile solo con la scelta di materie prime della migliore qualità e nel giusto grado di maturazione. Oltre alla tradizionale gamma, siamo anche in grado di realizzare prodotti su specifica richiesta nell’ambito dei semilavorati di verdura anche biologici.

Tutto ciò che produciamo proviene strettamente dalla NATURA. Dedichiamo un impegno costante al rispet-to delle risorse naturali, alla tutela e al miglioramente della qualità dell’ambiente: preferiamo l’utilizzo di materiali biocompatibili (PET 100% riciclabile), controlliamo e gestiamo i rifiuti minimizzando gli sprechi, collaboriamo con fornitori attenti all’ambiente e alla sostenibilità del nostro lavoro, preferiamo processi e trattamenti HPP per mantenere tutti i benefici della natura.

Fiore all’occhiello della nostraa produzione i prodotti a base di Alga Spirulina, consi-  derata uno dei Super Alimenti grazie alle sue proprietà immunomodulatrici utili a coadiuvare i trattamenti per le allergie; le sue proprietà sono molteplici, la si ritrova, per esempio, in molte diete disintossicanti e in diete tonificanti e ricostituenti, ed è anche utile per normalizzare i livelli di colesterolo nel sangue.

Kirat

La parola Kirat significa carato nella lingua araba.

Nel 2009 l’antico laboratorio di Don Benito, maestro caramellaio, viene rilevato da giovani imprenditori della Contea di Modica per dare vita ad una nuova realtà commerciale proiettata al futuro con forti ispirazioni al passato.

L’identità attuale dell’azienda è legata alle caramelle al gusto di carruba e ai semi di questo frutto, usati già nell’antichità dagli arabi come unità di massa per i gioielli e diamanti. Le caramelle Kirat osservate in controluce risultano brillanti e trasparenti.

Per Kirat il concetto di sostenibilità significa niente sprechi, consumi ragionevoli, produzioni ridotte e guadagno in salute. Esprimere la sostenibilità significa esaltazione dell’unicità e attenzione alle singolarità. Usare ingredienti sempre più a Km 0 provenienti da realtà siciliane utilizzando moderne tecnologie per una maggiore efficienza energetica nella produzione.

Per l’azienda sostenibilità è anche sinonimo di responsabilità sociale verso tutti i suoi collaboratori, dove tutti al suo interno si possano sentire parte di un’unica famiglia lavorativa.

E se questi lavoratori sono, per scelta aziendale, unicamente Donne e Mamme di famiglia come Graziana, Rossella, Aurelia e Chiara. Il ricordo va subito alla madre e alla nonna di Don Benito che con la loro dolcezza hanno saputo ispirare il loro bambino.

Kirat, inoltre, opera per la sostenibilità della sua azienda utilizzando moderne tecnologie per una maggiore efficienza energetica nella produzione.

 

Pastificio Gaetano Inserra

l Pastificio Gaetano Serra fu fondato nel 1845 e produce Pasta di Gragnano IGP nel rispetto della lavorazione artigianale più antica e di qualità.
Realizza infatti pasta ottenuta con l’utilizzo di semole di prima scelta impastate con acque delle sorgenti dei Monti Lattari
Pasta di Gragnano Inserra 8- Doc Italy Selection.jpg

La pasta “Gaetano Inserra” nasce dalla volontà dell’Avvocato Gaetano Inserra di recuperare un marchio di famiglia per riprendere la produzione di pasta di Gragnano del nonno.

La filosofia produttiva segue quella tradizionale che si basava sul rispetto della materia prima, sull’attenta selezione delle semole, su una lavorazione attenta e puntuale e su un’essiccazione lenta e basata sul clima, rispettando e celebrando il territorio e le sue peculiarità.

La famiglia Inserra ridando vita al business di famiglia ha voluto celebrare la tradizione della pasta di Gragnano per farla continuare nel tempo, valorizzando non solo un prodotto tradizionale ma anche un territorio ricco di prodotti di eccellenza e storie di qualità italiana.

 

La Fenice – Lazio

La Fenice è il desiderio di creare un prodotto immerso nella tradizione  delle Terre Ciociare. La Fenice vuole riproporre sapori, profumi, emozioni quasi dimenticati, riscoprendo l’artigianalità di una sublime ricetta della “nonna”. Scopo dell’azienda è offrire qualcosa che, affondando le sue radici nelle più antiche tradizioni contadine, porti alla ribalta un sapore rinnovato e ricercato, per andare incontro ad una platea sempre più esigente e sempre più attenta alla qualità ed alla ricercatezza.

La Fenice si ispira a una ricetta del 1900: ”Un chilogrammo di ciliegie, un litro di buon vino rosso, un quarto di alcol, un quarto di zucchero. Erbe e spezie. L’infusione rimane per trenta giorni sotto il sole e premendo le ciliegie diventa liquore.” “La Fenice” prende le distanze dallo stereotipo del prodotto dolce e troppo alcolico, con la sua bassa gradazione alcolica, che è il risultato della macerazione delle ciliegie nel vino, e il suo equilibrio tra erbe, spezie e sapori, offre la possibilità di essere utilizzato in modo diverso: a fine pasto, in alternativa al liquore tradizionale distillato o come vino forte da abbinare a dessert, biscotti o cioccolato.

Prodotti simili sul mercato, infatti, hanno gradazioni tra il 25% vol. e 30% Vol., al contrario, questa azienda ha scelto di limitare la gradazione alcolica (18,50% Vol) e, di conseguenza, ha ridotto la quantità di zucchero aggiunto. E’ stata presa questa decisione con l’obiettivo di realizzare un prodotto più equilibrato, esaltandone i componenti principali: vino, 100% Cesanese di Olevano Romano (Cantina Buttarelli), forte e strutturato, con evidenti sentori di frutta rossa; ciliegie, frutto meraviglioso, dal sapore inconfondibile e deciso; le mandorle bianche offrono un profumo morbido e fresco. “La Fenice” rappresenta una novità nella scena enogastronomica. Con il suo basso tenore alcolico, risultato della macerazione delle amarene nel vino, ed il suo equilibrio tra profumi e sapori, offre la possibilità di un utilizzo trasversale: come fine pasto, in alternativa a liquori o distillati classici o come vino ‘fortificato’ da abbinare a dolci, biscotteria secca o cioccolato fondente. Consigliamo di servire La Fenice ad una temperatura di 11°-12° gradi.

PROCESSO PRODUTTIVO DI LA FENICE

PRIMA FASE:

Macerazione delle ciliegie in vino rosso in contenitori di acciaio inossidabile. La durata di questa prima fase è di circa 30 giorni.

SECONDA FASE:

Filtraggio del vino mediante una pompa e un filtro in cartone. E’ necessario premere le ciliegie con una pressa, quindi si filtra il
succho di frutta. Il vino e il succo vengono quindi miscelati e la miscela risultante filtrata.

TERZA FASE:

Aggiunta di zucchero, alcool etilico 95% vol., Essenza di mandorla bianca. Lasciare il prodotto finito in contenitori di acciaio per circa 10 giorni.

QUARTA FASE:

Imbottigliamento del prodotto finito tramite riempitivi in acciaio inossidabile. Una volta imbottigliato, “La Fenice” è pronto per la distribuzione.

STORIA E TRADIZIONE

La Fenice si ispira a una ricetta del 1900.
“Un chilogrammo di ciliegie, un litro di buon vino rosso, un quarto di alcol, un quarto di zucchero. Erbe e spezie. L’infusione rimane per trenta giorni sotto il sole e premendo le ciliegie diventa liquore.”
“La Fenice” si ispira ad un altro liquore della “Ciociara”: “Rattafìa” la cui origine risale ai primi del ‘900. La gente sostiene che prima della prima guerra mondiale, in assenza di droghe, era tradizione dare un bicchiere di Rattafìa ai bambini e agli anziani come antisettico, come fonte di vitamine e zuccheri. “Rattafia” è stato anche usato come digestivo e come rimedio per vari disturbi fisici. Una ricetta della fine del XIX secolo, scritta a mano da Maria Coletti Sipari, è ora conservata nell’archivio privato “Buriani” di San Donato Val di Comino (FR), città natale della donna.
La tradizione popolare fa risalire le sue origini molto più indietro nel tempo, ai tempi degli ambasciatori e dei sovrani che, di solito, discutendo attorno ai tavoli da pranzo, solevano siglare accordi brindando con questa gustosa bevanda ed esclamando “PAX RATA FIAT” da cui il nome dovrebbe derivare.

Ispirazioni per ricette a base di “La Fenice”

  • Tagliata di Manzo al timo con rucola, pachino, parmigiano e glassa de La Fenice Semifreddo all’amaretto con glassa a La Fenice
  • Carpaccio di salmone su letto di insalatina e La Fenice
  • Ravioli di zucca con amaretto e gocce de La Fenice
  • Ravioli di ricotta cacio e pepe con glassa a La Fenice
  • Panciotto di melanzane e provola con pomodoro, burrata di Andria e gocce de La Fenice
  • Costolette di agnello alla griglia con mandorle all’essenza de La Fenice con carciofi
  • Salmone marinato al tea verde con finocchio croccante, olive e La Fenice
  • Salmone marinato all’ aneto con tartare di gambero e mango con riduzione de La Fenice
  • Gamberoni con guanciale, granella di pistacchio di Bronte, polenta glassata a La Fenice
  • Saltimbocca con purea di patate e gocce de La Fenice
  • Cuore di filetto di vitello con pomodoro, mozzarella di bufala affumicata, mousse di patate e glassa de La Fenice
  • Bavarese a La Fenice e cioccolato al caramello Profitterol farcito con crema Chantilly e La Fenice Sorbetto di limone e La Fenice

 

Le Due Querce Franciacorta

L’azienda Due Querce è un’azienda a conduzione familiare, che produce vino in maniera tradizionale, avvalendosi delle più nuove tecnologie ed il cui carattere rispecchia il titolare Paolo Mensi, che si definisce un “agricoltore genuino”.

Paolo, un under 40 cresciuto ereditando la passione per la terra della sua famiglia, è un contadino che utilizza le più moderne tecniche a disposizione, che consentono di avere il massimo rispetto per la natura ed i suoi ritmi, evitando forzature e soprattutto capaci di permettere alla vigna di esprimersi in tutta la sua completezza.

Questo approccio è possibile soltanto in virtù della grande familiarità con questo territorio e una grande conoscenza dei vigneti. La coltivazione è gestita in modo naturale, in perfetto equilibrio con la necessità di produrre un vino di alta qualità. Nel frattempo Paolo si sta muovendo nell’eco-sostenibilità: l’azienda, infatti, diventerà a breve totalmente autonoma ed ecosostenibile, secondo un progetto già approvato dalla Regione Lombardia.

Sono presenti vigneti che hanno 60 anni e questo rappresenta una caratteristica importante per la qualità del prodotto finale. La vigna “vecchia” determina una contrazione della produzione per pianta ed una maggiore concentrazione in antociani, flavonoidi e flavoni, che conferiscono aromi unici.

Attualmente, i vigneti si trovano in diverse aree nel cuore della Franciacorta ed i vitigni coltivati sono: Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc.

L’azienda è caratterizzata da staff giovane, dinamismo e grande forza di volontà e queste sono le basi su cui posa il progetto Le Due Querce, che si candida ad essere una realtà emergente nel panorama vinicolo della Franciacorta, e non solo.

Lemme Tartufi

L’azienda Lemme tartufi  nasce nel 2000 grazie all’impegno, alla passione ed alla dedizione di Francesco nella commercializzazione dei tartufi freschi molisani.
Nel 2004 l’azienda inizia ad occuparsi anche della trasformazione dei tartufi freschi in prodotti  conservati, senza l’ausilio di conservanti e coloranti proprio per preservare  tutte le proprietà e le caratteristiche organolettiche del prodotto.

Nel 2010 l’azienda di famiglia viene rilevata dal figlio Nicola, giovane brillante ed intraprendente, il quale si dedica all’attività imprenditoriale avvalendosi di un binomio vincente: la freschezza, l’inventiva e l’originalità di un giovane unite all’esperienza maturata dal padre Francesco, fonte inesauribile di preziosi consigli e suggerimenti tecnici.

L’azienda, quindi, cresce sempre più, affinando competenza e professionalità ed acquisendo maggiore rilievo in un mercato in continua evoluzione.
Serietà e qualità dell’offerta sono le caratteristiche che hanno sempre contraddistinto il lavoro dell’azienda, la quale si avvale delle sue unicità al fine di perseguire il costante l’obiettivo di far conoscere il gusto ed il profumo di un prodotto tutto molisano e assolutamente naturale!

La sede legale dell’azienda si trova a Tavenna, una terra incastonata tra le colline del basso Molise, terra ricca di bellezze naturali che sanno appagare la vista e di prelibatezze gastronomiche che possono soddisfare i palati più esigenti.
I tartufi freschi e i conservati lavorati dall’azienda sono tutti selezionati, scelti e di provenienza esclusivamente molisana.

Miele & Natura

Miele & Natura – Apicoltura Biologica è una piccola azienda agricola a conduzione familiare. La passione per le api nacque negli anni ‘90 e dopo più di 25 anni di esperienza la famiglia ha deciso di trasformare tale passione in un’azienda di apicoltura biologica.

La peculiarità dell’azienda è il non avere un numero eccessivo di alveari (circa 50) e ciò permette di avere  una totale attenzione al benessere delle api e quindi anche di garantire un prodotto finale di alta qualità.

Gli alveari dell’azienda sono tutti di tipo “nomadismo”, ciò significa che nel periodo di raccolta miele, cioè primaverile/estivo, vengono portati in diverse postazioni situate nelle pianure sotto il Monte Matese lontano da fabbriche e da grandi città dove la natura è ancora incontaminata, permettendo di ottenere un alta qualità di prodotto ed essere una apicoltura biologia certificata.

Solo nel periodo autunnale gli alveari vengono riportati in sede dove, ormai finito il periodo di produzione, vengono tenuti più facilmente sotto controllo e preparati per superare nel miglior modo possibile il periodo invernale.

Olio Monterisi – Puglia

L’azienda agricola Nicola Monterisi si dedica alla produzione di oli Extra Vergine d’ Oliva pregiati fin dalla metà dell’Ottocento. Piccola realtà del panorama agroalimentare pugliese, sorge in una terra da sempre votata alla coltura dell’olivo, situata a mezza collina tra la bassa Murgia e il mare Adriatico, nel comune di Andria .

La struttura dispone di più di 3 ettari di oliveto specializzato, dove sono messe a dimora 840 piante di sola varietà Coratina con sesto di impianto tradizionale, ventilati dalle brezze salmastre che, indirettamente, proteggono naturalmente dagli attacchi della mosca. Nell’ ultima campagna olearia sono stati raccolti 235 quintali di olive, che hanno consentito di produrre circa 35 ettolitri di olio extravergine. Dal 1992 l’azienda, vocata al BIOLOGICO da svariati anni, è diretta con impegno e risultati da Nicola Monterisi, che porta avanti con capacità la tradizione familiare della passione per l’olio Extra Vergine d’ Oliva, fedele al “Motto Di Famiglia”.  Perito agrario d’esperienza, assaggiatore e selezionatore di oli fin dal 1996, nel 2004 completa le sue già vaste competenze con un master in Elaiotecnica, volto a fin dal valorizzare ancora di più il suo olio attraverso l’impiego di tecnologie e meno di d’estrazione sempre più avanzati.

L’ azienda agricola Nicola Monterisi produce oli per palati raffinati, per soddisfare il gusto di un consumatore sempre più attento ed esigente, che sappia riconoscere il valore della genuinità e dell’eccellenza. La missione dell’azienda è privilegiare la qualità alla quantità, realizzando un olio d’oliva sempre all’altezza delle aspettative di intenditori e buongustai. Monocultivar prodotta: Coratina. Tecnica di estrazione: le olive sanissime di Coratina, raccolte al momento giusto portano alla frangitura tutto il loro contenuto aromatico ed antiossidante. I dati dei polifenoli a livelli stellari lo documentano.

La bassa temperatura di gramola a 24 °C ed un frantoio tecnologico a ciclo continuo e gramole chiuse garantiscono una estrazione esente da difetti e ossidazioni non volute, mantenendo integre le caratteristiche organolettiche tipiche della Cultivar Coratina. I riconoscimenti di questa piccola ma pignola produzione sono tutti ben dati. Indubbiamente una azienda ben condotta basata sulla conoscenza che il mercato premia.

 

 

 

Nepos Villae

Un’affascinante dimora del 1500 e un vigneto di prestigio a Negrar. Il sogno di una famiglia che si avvera. Nepos Villae vive dove la terra si fa pietra e la vigna si aggrappa ai blocchi di marna fossile. Un terrazzamento sostenuto da antiche marogne di sasso. Gianfranco, Gilberto e Maria Chiara sono custodi del tempo e accompagnano il giovane Francesco, lungo una bellissima avventura di vignaioli nella Valpolicella Classica. Passione, dedizione e lealtà, sono
i valori che accomunano questo progetto di eccellenza.

Storie di vino e di vita in vigna. La valorizzazione di un antico vigneto e la sua elevazione in bottiglia. La famiglia Ruffo ha dato voce a questo gioiello della valle di Negrar, un tributo sincero a donne e uomini appartenuti a queste terre.

La Vapolicella è un territorio intriso di storia e umanità, contrassegnato da piccoli borghi di pietra e contrade silenti, da fontane antiche e lavatoi di marmo, dorsali attraversate da lunghi muretti a secco, le marogne, scolpiti tra marna e roccia, a sostegno di vigne, olivi e ciliegi. Antiche pievi romaniche sollevano i campanili oltre lo sguardo, marcano il territorio e si fondono con torri e rovine di castelli medievali.
Allevata con l’antico sistema a doppia pergola veronese, la vigna di famiglia si trova proprio dietro la villa, oltre il piccolo giardino. Una composizione di verde che si allunga sospesa tra la marogna di pietra e il terrazzamento. Corvina gentile, Corvina grossa e Rondinella sono le nostre uve, poggiate su un suolo marnoso, bianco, tipico della Valle di Negrar. Rocce robuste, fusioni fossili tra calcare e arenarie marine.

Norcineria di Mare

“Norcineria di Mare”, un concetto che a molti giunge nuovo e può risultare strano e contraddittorio in termini gastronomici, eppure rappresenta una filosofia produttiva molto interessante di cui i due Chef Fabio Scali e Samuele Savatteri si sentono modesti ambasciatori.  “Norcineria di Mare” significa dar vita a prodotti ittici attraverso lavorazioni artigianali simili a quelle che praticava e pratica ancora, il Norcino, in antichità e tutt’oggi, figura ben presente nell’immaginario collettivo.

Gli ideatori sono due Chef, che lavorano da quasi vent’anni e sono riusciti a sviluppare questa “idea gastronomica”, ricercata ed esclusiva, per non dire rara, ponendosi come obiettivo quello di riuscire a creare uno stretto legame tra la Terra ed il Mare, attraverso originali fusioni, lavorando e trasformando il pesce in preziosi salumi di mare, mantenendo procedure e similitudini che ricordano le più antiche lavorazioni e stagionature dei salumi toscani. Lavorare il pesce per realizzarne dei salumi, dà vita a prodotti eccezionali che per estetica, forma e colore, ricordano veramente i salumi più tradizionali, solo che il pesce rimane l’unico protagonista di questi prodotti, al 100%.

La sorpresa per il palato è unica e davvero piacevole. Dai prosciutti agli insaccati, in base alle tipologie e alle stagioni, i risultati finali si presentano adatti a tante interpretazioni gastronomiche a partire dalla semplice degustazione al coltello. Originali e prelibati, sia nel gusto che nelle consistenze. Dal prodotto fresco alla sua stagionatura, le attenzioni sono tante e la fantasia permette di spaziare dal classico “affettato”alla linea degli altrettanti pregiati letti sott’olio affumicati, realizzati con diverse tipologie di pesce azzurro.

Dal Mar Tirreno, i pesci arrivano nel laboratorio di trasformazione e a seconda delle specie, della loro grandezza e dello spessore dei letti, si trasformano in salumi pronti per la stagionatura o insaccati, da consumarsi più freschi come le salsicce, altri invece, si trasformano negli intriganti sott’olio la maggior parte dei quali, prima di finire sotto vetro, subiscono piacevoli affumicature a freddo, che conferiscono al prodotto finale un sapore davvero unico e intrigante.

www.lanorcineriadimare.it

Otri del Salento

La società vitivinicola Otri del Salento vanta una precedente tradizione agricola trentennale, coltivando con cura e passione i suoi vigneti. Solo negli ultimi anni ha deciso di mettere a frutto la sua esperienza, incominciando ad imbottigliare, creando vini esclusivi e di alta qualità.

In poco tempo ha raggiunto prestigiosi traguardi: all’Asia Wine Trophy nel 2018 la Medaglia D’oro con il Primitivo Armonja e quest’anno al Mundus Vini la Grande Medaglia D’oro e il Best of Show Salice Salentino con  Oltre (diventando uno dei 36 vini migliori al mondo); al Vinitaly, il 5 Star Wines con Salice Salentino Riserva Oltre e Primitivo IGP Superbo; al Berliner Wine Trophy la Medaglia d’Oro con Salice Salentino Riserva Oltre e Primitivo IGP Superbo e all’Asia Wine Trophy la Medaglia d’Oro con il Primitivo Armonja ed il Salice Salentino Riserva Oltre.

La società inoltre ha dato vita alla rivoluzionaria bottiglia da 250 ml. dotata di brevetto internazionale. Si tratta, infatti, della mini-bottiglia di vetro “trywine” impilabile all’infinito, la cui capacità è di 25 centilitri e può essere messa ad incastro una sull’altra. Le stesse possono dar vita ad un’unica bottiglia da 750 ml con 3 tipologie di vino diverse, cosa impossibile da realizzare fino a questo momento.

Nelle nostre etichette, nei nostri vini vi è l’espressione massima del nostro territorio, il Salento. Siamo partiti con l’unico obiettivo di creare grandi vini e farli degustare in tutto il mondo per promuovere, far cono-scere e incentivare la nostra terra fatta di colori, profumi e paesaggi uni-ci al mondo. Per questo nasce Otri del Salento.Tutto nasce dalla terra, superba madre di impareggiabili figli, quali il Negroamaro, la Malvasia ed il Primitivo. La grande passione per il territorio, la storia, le tradizioni e la cultura che ci appartengono, ci hanno spinto alla creazione dell’azienda vinicola Otri del Salento, presente sul mercato nazionale ed estero con una selezione di vini a Denominazio-ne di origine controllata (D.O.C.) e indicazione geografica protetta (I.G.P.) in vari formati. Il brand “Otri del Salento” scaturisce dalla visione mitologica dell’ancestrale rapporto tra la vite e l’uomo. Da un passato indefinito, verso un futuro da realizzare: una storia senza tempo. 

Rispetto della Tradizione

Produciamo i nostri vini nel rispetto della tradizione, in modo da mantenere inalterati profumi e sapori della campagna salentina. I nostri vignaioli si prendono cura di ogni vigneto con sapiente passione, accompagnando le uve nel loro naturale ciclo di maturazione, per produrre un vino equilibrato che esprima le caratteristiche del territorio.Le strategie innovative unite all’attenzione alle nuove tecniche e tecnologie in vigna ed in cantina, danno vita a vini caratteristici che esaltano i profumi della terra salentina. Per questo, la nostra azienda ha ottenuto riconoscimenti molto importanti nei più prestigiosi concorsi italiani e mondiali.

Amore per il Territorio
I vini Otri del Salento sono prodotti nel rispetto della natura, da uve altamente selezionate, provenienti dai nostri vitigni autoctoni quali Negroamaro, Primitivo, Malvasia nera e Chardonnay. Ciascun vino ha spiccate caratteristiche distintive.  Dictat: “Eccellenza, passione, qualità”.

PeperDop

L’unico, il vero peperone Dop di Pontecorvo. Il Peperone Cornetto di Pontecorvo DOP viene prodotto in provincia di Frosinone e in particolare nei territori dei Comuni di Pontecorvo, Esperia, S. Giorgio a Liri, Pignataro Interamna, Villa S.Lucia, Piedimonte S.Germano, Aquino, Castrocielo, Roccasecca e San Giovanni Incarico. Questo particolare ortaggio si è fregiato del prestigioso marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) grazie alle sue particolari caratteristiche.

Il Peperone di Pontecorvo DOP ha un gusto sapido e poco aspro, dal sapore dolce ma pungente, facilmente masticabile, con un grande aroma e un intenso profumo vegetale. Si presenta di colore rosso, di forma cilindrica ed allungata ma, la sua caratteristica più importante è l’alta digeribilità dovuta alla buccia particolarmente sottile. Queste qualità rendono il Peperone di Pontecorvo Dop un prodotto unico ed inimitabile. Situata nel Comune di Pontecorvo (FR) per la coltivazione del Peperone Dop a pieno campo, l’Azienda Agricola di Natoni Claudia (Peperdop) nasce nel 2017 con lo scopo di valorizzare il locale peperone e di proporre una vasta gamma di prodotti derivati da questo tipico ortaggio.

E’ un’azienda giovane che ha raccolto la sfida ed ha scommesso sul proprio bellissimo e generoso territorio. Claudia Natoni, grazie alla sua passione ed intraprendenza, ha realizzato una vasta gamma di specialità a base di una delle eccellenze gastronomiche della Ciociaria: il Peperone di Pontecorvo DOP.  La genuinità dei suoi prodotti è garantita e suggellata dal prestigioso marchio che ha ottenuto questo particolare ortaggio, il marchio DOP – Denominazione di Origine Protetta. Un posto particolare viene attribuito ad un prodotto unico del suo genere, il Liquore al Peperone di Pontecorvo DOP,

da servire rigorosamente freddo alla fine di ogni pasto o per uno spuntino di metà pomeriggio. Peperone di Pontecorvo  inizia molto  da lontano, ed è testimonianza del duro lavoro agricolo, della qualità e della capacità di trasformare un tipico prodotto del territorio in gustose prelibatezze per la tavola sino a rappresentare il simbolo dell’intero territorio, visto che ben dieci comuni sono coinvolti nella “Reale del peperone”, e a raggiungere il prestigioso riconoscimento europeo con il marchio DOP. Dietro ad un semplice ortaggio commestibile nasce una identità che contraddistingue ed esalta un territorio.

 

Peppovo – Lazio

Azienda Agricola PeppOvo, la qualità dei nostri prodotti inizia dal benessere delle nostre galline. Il nostro allevamento all’aperto si estende su una superficie di circa diecimila metri quadri, conta oltre duemilaottocento galline livornesi e quaglie.

L’Alimentazione

Dal proverbio “sei quello che mangi”, nutriamo le nostre galline con granaglie miste selezionate, solo prodotti naturali, piselli, favino, carote essiccate, ecc.

L’ allevamento all’aperto si estendesu una superficie di circa diecimila metri quadri, conta oltre duemila ottocento galline livornesi e quaglie. Ai piedi dei Monti Ernici, vicini al Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise, località incontaminata che si distingue per la bontà delle sue acque sorgive e per la purezza dell’aria, ben ossigenata dai boschi circostanti.

I  frutti della passione che mettiamo nel loro sono visibili e assaporabili, rendono i nostri prodotti una vera bontà, uova livornesi dal tuorlo di colore vivo ed intenso, dal sapore veramente unico, che fa riscoprire la voglia di mangiare uova.  L’azienda ha adottando il free range, che consiste nell’allevamento all’aperto (10.000 mq) di galline ovaiole in ampi spazi (1 gallina in 4 mq di spazio).

Queste uova si caratterizzano per un guscio bianco e un tuorlo molto giallo alla vista. Secondo gli esperti queste uova hanno «una struttura proteica fuori dal comune» e un basso contenuto di colesterolo. Ideali per una sana alimentazione. Sono adatte per qualsiasi uso alimentare , eccellenza per carbonare e abbinamenti Gourmet. Uova prodotte da galline ovaiole Livorno, dette anche Livornesi, originarie della Toscana e diffuse in tutto il mondo, si distinguono per la colorazione bianca e per la bontà delle sue uova dal guscio bianco. Sono particolarmente proteiche, identificabili per il tuorlo dal giallo molto intenso, sono perfette per preparare la crema pasticcera e anche la pasta all’uovo perché il colore della crema e della pasta risulta molto intenso.

La struttura proteica presente in queste uova consente di incorporare addirittura tre volte più aria rispetto ad altre tipologie di uova, e per questa ragione sono le più indicate per ottenere composti che necessitano di albumi montati a neve ben sodi, ma anche per fare un’ottima maionese fatta in casa, cremosa e soffice.

 

Pietracava

Il rispetto e la passione dell’uomo per la terra hanno rappresentato e rappresentano la perfetta coniugazione per dare vita a dei capolavori. Questa la filosofia con la quale, da oltre trent’anni, due generazioni hanno saputo creare e valorizzare un ambiente dove vitigni, come il nero d’avola, l’inzolia, il grillo, che rappresentano il panorama vinicolo siciliano, hanno dato vita, nella loro massima espressione, a vini che si distinguono per le loro qualità e sapore.Era il 2004 quando Domenico Ortoleva, motivato dai ricordi giovanili, di quando il vino si faceva alla vecchia maniera, inizia il processo di trasformazione dell’azienda, affinché ogni sforzo sia finalizzato ad un’azienda competitiva, dove il rispetto delle tecniche di produzione e il personale controllo dei processi di vinificazione, sono diventati il modus operandi quotidiano.

L’azienda Pietra Cava situata a Butera in contrada Chiarchiaro nel territorio di Caltanissetta, è adagiata sul versante sinistro del torrente Comunelli, in posizione collinare rispetto a quest’ultimo, in un contesto agricolo in cui le condizioni climatiche e morfologiche del terreno hanno creato un terroir, in cui i diversi vitigni si sono adattati, trasferendo al raccolto prima e al vino dopo, profumi e sapori unici. Questi ultimi, accompagnati dalla costanza dei risultati, hanno portato i vini PietraCava a guadagnarsi l’opinione comune di vini di qualità.

Dal duro lavoro a stretto contatto con i nostri vigneti, comprendiamo appieno questa nobile arte contadina cosicché siamo in grado di esprimere una produzione di vini di eccellenza. Il passo più importante della vinificazione si svolge sulle viti. Cerchiamo di esaltare le migliori caratteristiche dei vitigni, procediamo con una lievitazione naturale e ultimiamo con l’imbottigliamento limitando i travasi e le filtrazione. Questo Igp Terre Siciliane nel calice ha colore rosso rubino non impenetrabile. Un naso austero e complesso dove inizia la frutta rossa sotto spirito per poi arrivare quella fresca.

È intenso, così rotondo che non è facile individuare i singoli sentori, poi ossigenandolo sprigiona cioccolato, spezie e un sottofondo di menta, il peperone è appena avvertibile. Fine, franco, elegante. Un palato dai tannini vivaci ma già morbidi accompagnati da un’equilibrata acidità, armonico, ben strutturato con un finale che lascia un accenno amarognolo e mentolato. Un bel Cabernet Sauvignon che ha tutto ma non l’erbaceo.

Poggio di Ninfa

La Società Agricola Poggio Dininfa  ha sede e  stabilimenti situati nel comune di Gioi (SA), all’interno del Parco Nazionale del Cilento. Gestiamo tutto il processo di coltivazione degli ulivi, fino alla produzione e alla commercializzazione di Olio Extravergine d’Oliva.Vantiamo competenze consolidate e una propensione ad integrare innovazione e tradizione.

Delimitiamo la commercializzazione a prodotti  di nostra produzione. In questo contesto, gestiamo tutto il processo di coltivazione degli ulivi, fino alla produzione e alla commercializzazione di Olio Extravergine, da olive esclusivamente Cilentane.

Coltiviamo uliveti autoctoni, situati in aree collinari ben esposte e ventilate a circa 20 km dal mare, in origine piantati dagli antichi greci. I terreni sono situati ad un’altitudine tra i 350 e i 430 metri. Coltiviamo senza utilizzo di prodotti chimici o pesticidi, utilizzando eco trappole e concimi naturali. Abbiamo la certificazione di coltivazione Biologica ICEA. Oltre alla certificazione DOP Cilento. Olio EVO Integrale, non viene filtrato, la fase di chiarificazione avviene in maniera spontanea, secondo il metodo tradizionale  di sedimentazione  naturale in fusto.

Questo procedimento, tramandato dai nostri avi, consente di non filtrare l’ Olio, salvaguardando integralmente tutte le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche. Produciamo due distinte qualità di Olio (Aurum e Classicus) che si differenziano nel processo produttivo; che consente la produzione di due differenti proposte, con specifiche caratteristiche organolettiche e sensoriali.

Aurum è un prodotto di alta gamma, che va utilizzato esclusivamente per condimento a crudo, mentre Classicus si caratterizza per la sua morbidezza e versatilità.La Società Agricola Poggio Dininfa  ha sede e  stabilimenti situati nel comune di Gioi, all’interno del Parco Nazionale del Cilento. Gestiamo tutto il processo di coltivazione degli ulivi, fino alla produzione e alla commercializzazione di Olio Extravergine d’Oliva. Vantiamo competenze consolidate e una propensione ad integrare innovazione e tradizione.

Delimitiamo la commercializzazione prevalentemente a prodotti  di nostra produzione. In questo contesto, gestiamo tutto il processo di coltivazione degli ulivi, fino alla produzione e alla commercializzazione di Olio Extravergine, da olive cilentane.

 

Poggio Santa Maria

L’azienda agricola Poggio Santa Maria si trova su una splendida collina al confine tra Umbria e Toscana e che gode di una stupenda vista sui laghi di Chiusi, Trasimeno e su tutta la Val di Chiana Senese.

Nasce da una passione innata per la terra e la natura e dall’intensità dell’amore per il territorio e coniuga l’attività agricola con la realizzazione di un’attività ricettiva, nel nobile progetto di trasmettere con entusiasmo agli ospiti le genuine tradizioni familiari.

L’azienda agricola produce olio DOP e vino DOC eccellenti, essendo attivi su tutta la filiera, dall’attività agricola di coltivazione fino alla commercializzazione del prodotto direttamente al consumatore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riso in Fiore

 Dopo anni di duro lavoro e ricerca, nasce RISOINFIORE, un brand che distingue un riso speciale con caratteristiche uniche sul fronte della qualità e sicurezza alimentare. Produttori con vendita diretta a conduzione famigliare, con il supporto pratico dell’azienda di Adolfo Barbonaglia (marito di Paola), presente da TRE generazioni nel mondo agricolo, esclusivamente a coltivazione riso.

Il destino aveva già fatto incrociare le strade delle loro famiglie nel 1935 (vedi foto): la nonna e la bisnonna di Paola erano le mondine del nonno di Adolfo.  RISOINFIORE negli ultimi anni si è dedicata, oltre alla coltivazione, anche alla commercializzazione del proprio riso. Quando si parla di riso, generalmente, si è soliti operare una distinzione solo tra riso bianco e riso integrale. Tutto questo perché molto spesso si presta più attenzione alla tipologia di un prodotto che alla qualità dello stesso.

Ecco perché solo raramente si sente parlare di riso a residuo ZERO.  “Che il Vercellese sia terra risicola, lo conferma il fatto che il celebre cereale, già nel 1860, venne coltivato per 30mila ettari, primato italiano dell’epoca. Se la storia del riso è quasi millenaria, apprezzato anche da Alessandro Magno, nel VI secolo a.C., quella dell’Azienda RisoInFiore è iniziata dieci anni fa, quando Paola Fiore, sostenuta dall’esperienza di ben tre generazioni dell’impresa agricola del marito, Adolfo Barbonaglia, pensa di creare un riso UNICO fuori dagli schemi tradizionali del mercato.

Nel 2017, il primo raccolto e la prima commercializzazione del prodotto a marchio registrato in Italia ed Europa, 100% esente da residui di sostanze fitosanitarie. Per noi è importante che nei piatti di noi consumatori arrivi un prodotto sano, il tutto supportato da controlli rigorosi e analisi “multiresiduali full”, facilmente rintracciabili con un click sul sito.

Oltre alla salute delle persone, il fitofarmaco reca danni anche all’ambiente: ecco perchè coltiviamo in agricoltura sostenibile, conservativa e di precisione prestando particolare attenzione alle biodiversità nelle risaie, con utilizzo di energia rinnovabile ed essiccazione di tipo “dolce”. L’evoluzione del riso nel terzo millennio passa da Stroppiana: qualità, tracciabilità ed eco sostenibilità, i caratteri distintivi di RisoInFiore.

 

 

Forno Rizzo – Friuli Venezia Giulia

Il Forno Rizzo nasce grazie alla passione di Alessandro Rizzo per la pasticceria e il buon cibo. Passione condivisa con la moglie Catia, con la quale, dopo un periodo di lavoro a Varmo, acquista l’attuale panificio pasticceria “Il forno” a Tarcento e lo avvia con entusiasmo e motivazione. Pian piano il Forno cresce e si migliora, si allarga con la caffetteria, e le nuove proposte gastronomiche.
Oggi il Forno fa parte del consorzio “FVG Via dei Sapori”, del gruppo “Etica del Gusto” e del “Richemont Club”.

I nostri prodotti sono fatti rigorosamente con il lievito madre. La nostra esperienza nasce dalla contaminazione dei grandi maestri pasticceri come Danilo Freguja, Piergiorgio Giorilli, Achille Zoia, Marco Rinella, Gianluca Fusto, Cristian Beduschi, David Bedu, Josep Pascual, Ezio Marinato, Giuliano Pediconi.
ELENCO PRODOTTI:
– pane
– pizza gourmet e focacce salate
– pizza spianata e pizza vaporosa
– tramezzini
– pasticceria salata
– pasticceria mignon
– biscotteria
– torte da forno
– torte di crema
– torte bavaresi
– torte personalizzate
– croissant e brioches
– daneseria
– panettone dolce e salato
– pandoro
– colombe
– lievitati
– dolci fritti

 

Tutti i nostri panettoni sono prodotti  esclusivamente con farine da grani italiani. IL Forno Rizzo fa  parte del consorzio “FVG Via dei Sapori”, del gruppo “Etica  del Gusto” e del “Richemont Club”. atto come tradizione  pasticcera comanda, ricco di deliziosa uvetta e profumati  canditi e lievitato in modo naturale, il nostro panettone ha  una leggerezza e una fragranza tale da non temere confronti.

 

Rossograno

Rossograno è un marchio dell’Azienda Agricola Castellazzo fondata da persone appassionate per la terra e sempre impegnate per dar qualità ai propri clienti.

Nell’azienda la natura è imprenditrice di se stessa come una volta: le vacche da latte dell’allevamento offrono fertilizzante per il terreno, le api impollinano i fiori delle piante e i vitelli al pascolo rasano l’erba del frutteto. È il ciclo della natura in perfetto equilibrio quando l’uomo non chiede “il di più”. Questo è Rossograno, tanta semplicità, come la natura insegna.

È così che la natura offre ottimo latte, miele e frutti che vengono impiegati per creare prodotti sani, genuini col vero sapore di una volta e privi di ogni sostanza chimica di sintesi. Questo è il modo di “fare” dell’azienda che punta alla sostenibilità ambientale ed alla tutela dei prodotti offre.

In ogni passaggio della coltivazione, della raccolta e della trasformazione in laboratori accreditati di nostra fiducia, viene prestata grande attenzione nel mantenere tutte le proprietà benefiche delle materie prime.

Rossograno è espressione di un desiderio diventato realtà: la produzione di piccoli frutti ricchi di proprietà benefiche per offrire prodotti artigianali naturali.

Sciroppi, confetture e composte di altissima qualità, prodotte in modo artigianale, con passione, dedizione, rispetto per il territorio: questo è Rossograno.

Pasticceria Saltarelli – Campania

Il Panettone classico artigianale, è preparato  artigianalmentedal mastrodolciario Dario  Saltarelli econtiene soloprodotti naturalie di  qualità e la lievitazioneavviene semprecon  metodinaturali e peralmeno 48 ore.

Vincitore 1°premio assolutomiglio panettone  classicoartigianale Torino2016 e 2017

 

Salumi Artigianali Campani

La nostra azienda “Salumi Artigianali Campani” ha origini molto antiche. Nasce, infatti, nel 1960 con la MOggi la storia si ripete con il primogenito di Francesco, Mario, che segue le orme del padre. Mario porta avanti l’attività di famiglia con l’obiettivo di farla conoscere su tutto il territorio Nazionale.acelleria La Mura, di nonno Mario e nonna Giuseppina. 

Nel tempo è però cresciuta e si è evoluta grazie soprattutto all’ingresso delle nuove generazioni. Oggi, infatti, l’azienda di famiglia ha subito una vera e proprio rivoluzione. Sono state introdotte nuove tecnologie per la lavorazione della carne, nonché la creazione di un proprio allevamento ed propria filiera.

Oggi la “macelleria dei nonni” è una vera e propria azienda di allevamento e produzione di carni di qualità, nonchè di salumi artigianali campani. La storia di “Salumi Artigianali Campani” ha inizio con la Macelleria La Mura nel 1960 con Nonno Mario e Nonna Giuseppina, che decisero di trasformare il loro sogno in realtà aprendo, quella che poi è diventata una delle macellerie storiche di Gragnano: “Macelleria al Vitello d’oro”, ignari, che la loro scelta avrebbe aperto la strada alle future generazioni. Impegnati nella realizzazione del loro sogno, nasce il secondogenito Francesco, che raccogliendo l’eredità del papà Mario si lega al progetto della macelleria sin da piccolo, grazie soprattutto alla passione che vedeva nei suoi genitori.

Francesco, non ha solo portato avanti il sogno dei genitori ma ha pensato bene di ingrandire la macelleria ed apportare migliorie alle attrezzature adibite alla lavorazione della carne, riuscendo a rendere il suo prodotto unico grazie anche alla creazione di una propria filiera. Ha dato, infatti, vita al suo allevamento nella zona tra Benevento e Avellino, un’area sgombra da inquinanti, che oggi conta all’incirca più di 500 animali divisi tra bovini e suini, che cura con l’aiuto di pastori locali.

Una lavorazione da tramandare di generazione in generazione, che racconta la storia e la tradizione locale attraverso prodotti artigianali. Un viaggio tra sapori e profumi ritrovati. La parola salume evoca immediata-mente sapori e profumi che da sempre solleticano il palato di quanti apprezzano il gusto e la qualità delle carni suine. Parlare di qualità è indispensabile quando si vogliano gustare salumi degni di questo nome e non semplici insaccati insaporiti senz’arte, perché è proprio la qualità delle carni l’elemento fondamentale per la riuscita di prodotti eccellenti.

I prodotti provengono esclusivamente da bovini e suini allevati e  macellati in Regione Campania e nutriti con sfarinati italiani a km 0.

I Prodotti:

  • Il salame napoletano: è un insaccato crudo tipico della regione Campania composto da carni suine ed aromatizzanti vari come i chiodi di garofano, il pepe, la noce moscata ecc., a volte può essere insaporito con vino;
  • Bresaola: può essere di bovino e di suino, si distingue dagli altri salumi per il suo particolare sapore, dolce e delicato allo stesso tempo;
  • Prosciutto crudo: è un salume ottenuto dalla salatura a secco dalla coscia del maiale;
  • Capocollo: è un salume tipico italiano ricavato dal maiale. Fatto con carne tenera, il capocollo richiede una cottura molto lunga ed il sapore è molto più simile alla carne rossa;
  • Guanciale: questo prodotto ha un sapore caratteristico che può vagamente ricordare quello della pancetta, da cui però si distanzia per una maggiore presenza dei sapori tipici del lardo, che vanno ad addolcire il tutto;
  • Pancetta: le carni sono sottoposte alla fase della salagione e per esaltarne e aumentarne il sapore è possibile aggiungere una serie di spezie come il pepe nero, i chiodi di garofano, la noce moscata, le bacche di ginepro o la cannella

 

Terre di Balbia

Le Divine Terre di Balbia. Nel petto del Sud, nel cuore del borgo medioevale di  Altomonte in provincia di Cosenza, l’antica Balbia è risorta nei bicchieri. I vini prodotti in queste terre ancestrali furono decantati anche nei versi di Plinio Il Vecchio incantato da un nettare chiamato “balbino” che rievocava nel nome il divino. Il sogno delle Terre di Balbia nasce da una sfida lanciata al mercato nel 2001 da due imprenditori: Gianni Venica e Silvio Caputo. Gianni Venica, friulano Doc, titolare dell’azienda vitivinicola Venica&Venica, col vino nel sangue da due generazioni, e Silvio Caputo, calabrese purosangue, importatore di vini nell’assolata California, con i sapori del Sud nell’animo e il sogno americano durato diciassette anni stretto in pugno, si sono dati la mano alla fine degli anni Novanta scommettendo sulla Calabria.

La prima vendemmia del 2001 vide nascere il Balbium e il Serramonte che immediatamente ebbero risultati al di sopra di ogni aspettativa tanto da guadagnarsi apprezzamenti, riconoscimenti e positive recensioni da parte di esperti critici del settore…

…Nel 2014 è l’ingegnere cosentino Giuseppe Chiappetta, insieme al fratello Nicola ed ai figli Marco e Luca, a rilevare l’azienda e a ricalibrarne lo sviluppo. Da sempre appassionato di vini, l’ingegnere bruzio decide di raccogliere la sfida, investendo la sua passione per produrre un vino di qualità e puntando principalmente sui vitigni autoctoni Calabresi, per esaltarne tutte le loro potenzialità. Risulta determinante l’incontro con Gianfranco Fino, vignaiolo appassionato salentino, che accetta la nuova sfida condividendo il progetto e che quindi guida l’ammodernamento dei vigneti, suggerisce le tecniche colturali, segue la realizzazione della cantina, detta e controlla i processi e le tecniche di vinificazione.

Altre collaborazioni importanti:

“Preparatori d’uva” di Marco Simonit & Sirch, scuola Friulana famosa in tutto il mondo per le tecniche di potatura che assicurano la longevità dei vigneti, cura la potatura e la formazione in campo dei dipendenti dell’azienda addetti alla potatura invernale e primaverile

Worldwide vineyards, società di fama mondiale, con sede in Francia, specializzata per le tecniche di innesto e sovrainnesto, ha convertito la parte del vigneto esistente non autoctono nella varietà Magliocco, il più importante vitigno Calabrese nel Cosentino.

Nel petto del Sud, nel cuore del borgo medioevale di Altomonte in provincia di Cosenza, l’antica Balbia è risorta nei bicchieri. I vini prodotti in queste terre ancestrali furono decantati anche nei versi di Plinio Il Vecchio incantato da un nettare chiamato “balbino” che rievocava nel nome il divino.

IL PASSATO

Il sogno delle Terre di Balbia nasce da una sfida lanciata al mercato nel 2001 da due imprenditori: Gianni Venica e Silvio Caputo.

Gianni Venica, friulano Doc, titolare dell’azienda vitivinicola Venica&Venica, col vino nel sangue da due generazioni, e Silvio Caputo, calabrese purosangue, importatore di vini nell’assolata California, con i sapori del Sud nell’animo e il sogno americano durato diciassette anni stretto in pugno, si sono dati la mano alla fine degli anni Novanta scommettendo sulla Calabria.

La prima vendemmia del 2001 vide nascere il Balbium e il Serramonte che immediatamente ebbero risultati al di sopra di ogni aspettativa tanto da guadagnarsi illustri recensioni da parte di esperti critici del settore.

IL PRESENTE

Nel 2014 è l’ingegnere cosentino Giuseppe Chiappetta, insieme al fratello Nicola ed ai figli Marco e Luca, a rilevare l’azienda e a ricalibrarne lo sviluppo. Da sempre appassionato di vini, l’ingegnere bruzio decide di raccogliere la sfida, investendo la sua passione per produrre un vino di qualità e puntando principalmente sui vitigni autoctoni Calabresi, per esaltarne tutte le loro potenzialità.

Risulta determinante l’incontro con Gianfranco Fino, vignaiolo appassionato salentino, che accetta la nuova sfida condividendo il progetto e che quindi guida l’ammodernamento dei vigneti, suggerisce le tecniche colturali, segue la realizzazione della cantina, detta e controlla i processi e le tecniche di vinificazione.

Altre collaborazioni importanti:

Preparatori d’uva” di Marco Simonit & Sirch, scuola Friulana famosa in tutto il mondo per le tecniche di potatura che assicurano la longevità dei vigneti, cura la potatura e la formazione in campo dei dipendenti dell’azienda addetti alla potatura invernale e primaverile

Worldwide vineyards, società di fama mondiale, con sede in Francia, specializzata per le tecniche di innesto e sovrainnesto, ha convertito la parte del vigneto esistente non autoctono nella varietà Magliocco, il più importante vitigno Calabrese nel Cosentino.

IL PROGETTO

Sotto la cornice del cielo della migliore Calabria, si stendono i campi verdi delle “Terre di Balbia”, in cui maturano su circa otto ettari di terreno le preziose uve (magliocco, gaglioppo e merlot) e crescono gli ulivi, distesi in circa due ettari, arieggiati dalle brezze di mare che soffiano dalla piana di Sibari e dai venti di montagna che trasportano i profumi freschi della catena del Pollino. L’ammodernamento dei vigneti esistenti e la realizzazione dei nuovi impianti, mirano ad ottenere la migliore qualità dell’uva coltivata con il metodo biologico. La forma d’allevamento a cordone speronato esistente è stata trasformata a Guyot, mentre per i nuovi impianti è stata scelta l’antica forma tradizionale Calabrese: l’alberello, con alta densità d’impianto (circa 10.000 piante ad ettaro) ormai purtroppo in disuso ma che assicura una qualità ancora maggiore.

La produzione biologica dell’uva è garantita da pratiche colturali esclusivamente preventive. Tutte le lavorazioni in vigna vengono fatte a mano e con l’aiuto di due piccoli trattorini cingolati, larghi appena m. 1.10, che limitano al minimo il costipamento del terreno. I vini sono prodotti esclusivamente con uve coltivate nell’azienda.

In cantina la scelta delle relative attrezzature e tutte le naturali lavorazioni praticate, sono finalizzate a ottenere un vino “artigianale e di qualità”, in cui siano misurabili la presenza e le energie mentali e manuali dell’uomo.

Ogni singolo particolare potrebbe essere ininfluente, ma la loro sommatoria fa la differenza.

Se gustare un buon bicchiere significa condivisione e gioia, allora è:

  • Fervore: un vino rosso che richiama uno stato d’animo intenso ed emozionale, come il nome che porta, come la passione di chi lo ha assistito con zelo nella vigna e curato nella cantina, per il territorio più bello al mondo da cui nasce e che si vuole maggiormente valorizzare.
  • Ligrezza: un vino rosé che vuole dire “allegrezza, allegria” come la freschezza e la fragranza gioiosa che esprime; scoppiettante come i falò di ginestra che in segno di festa si bruciano nei nostri paesini l’8 Dicembre in onore della Madonna.
  • Blandus: un vino rosso i cui aromi, profumi e sapori rendono “invitante e lusinghiero”, come il prestigio del suo vitigno che in questo territorio si esalta.

 

Terre Pompeiane – Babarè

La storia dei liquori Terre Pompeiane viene dagli anni del dopoguerra. Fu il nonno materno del fondatore, il Sig. Nastro Fiorentino per tutti Fior  ‘o gassusar, ad avviare, con molti sacrifici, una piccola fabbrica di bibite nella centrale Via Duca d’Aosta a Pompei. Era la Pompei post bellica, in cui si toccava il fermento della gente nel voler ricostruire dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, riappropriarsi della propria vita e ritor-nare a godere di momenti spensierati e conviviali.

Fu allora che nonno Fiore, con la sua Spuma Carciofo  divenne uno dei punti di riferimento per “l’aperitivo” dei suoi concittadini e degli abitanti dei paesi limitrofi. Successivamente nonno Fiore si dedicò alla distribuzione di bibite ed aprì, nel 1960, un chiosco nella centralissima Piazza Schettini. L’attività di Nonno Fiore ha affascinato sin da piccolo Vincenzo che si diverti-va d aiutarlo offrendo bibite fresche e biscotti di Castellammare ai pellegrini che si fermavano al chiosco. E qui,senza dubbio, affonda le radici la sua passione per le bibite ed i drink.

Una storia di famiglia fatta di passione e coraggio, da nonno Fiore la missione passa ad Enzo che dopo aver fatto le più disparate espe-rienze di vita al ritorno da Londa dove aveva avuto la possibilità di conoscer, vivere e gestire alcuni dei pub più importanti della City, nell’aprile 2000, fa nascere “Noenemy”, locale cool/moderno con radici antiche, il vecchio chiosco di Nonno Felice.che in poco tempo. Un vero “monumento” della movida di Pompei, punto di riferimento per i pellegrini in visita al Santuario e luogo di ritrovo per residenti. Nel 2004, spinto dalla innata passione per i liquori fonda, in un piccolo laboratorio nei pressi degli Scavi archeologici di Pompei, Noenemy Corporation, che si dedica alla produzione di soft drink, bevande gassate a bassa gradazione alcolica che, da subito, incontrano il favore del pubblico.

Un escalaction di successi, tanto impegno e soddisfazioni, uno  stu-dio attento del mercato che lo spinge a produrre liquori ispirati ad antiche ricette e realizzati con prodotti ti-pici del territorio vesuviano. Prodotti artigianali, realizzati seguendo un disciplinare rigoroso e meticoloso che prevede l’impiego di materie prime di altissima qualità che garantisce un prodotto di elevatissimo profilo. Un Viaggio attraverso i liquori della tradizione che lo porta a creare un prodotto che traduce perfettamente il suo territorio, racconta la Campania, la Napoletanità, la tradizione con un pizzico di innovazione “BABA’ RE”, una GENIALITÀ ormai diventata virale, il liquore di punta di Terre Pompeiane, una moda che non tramonterà!

 

Vinicola Sordi – Abruzzo

La Vinicola Sordi nata nel 1922 come ditta locale , col passare del tempo ha selezionato partner e prodotti.Le uve dei vini, dopo una accurata selezione, vengono vinificate a temperatura controllata con le più moderne tecnologie, i vini così ottenuti sono di elevata qualità di fragranza e gusto. L’ azienda iscritta all’albo degli imbottigliatori dal 2004 aderisce al consorzio di tutela dei vini d’Abruzzo. Ha come scopo istituzionale il controllo, la salvaguardia e la promozione dei vini Doc Igt abruzzesi che sono la maggior parte dei nostri prodotti.

Oltre a vini abruzzesi si commercializzano anche vini Laziali e Pugliesi sempre aderendo sia alla camera di commercio di Roma e di Lecce che ne controllano la genuinità e l’autenticità. Con il giusto rapporto di qualità prezzo laVinicola Sordi garantisce la massima rapidità e precisione delle consegne nel Lazio e in Italia, è un’ azienda efficiente con vini di ottima qualità, sempre al servizio del cliente per trovare la soluzioni migliori per i vostri locali. L’azienda, dopo un avvio come ditta locale, ha selezionato sempre più partners e prodotti.

Le uve dei nostri vini, dopo una accurata selezione, vengono vinificate a temperatura controllata con le più moderne tecnologie in maniera tale da ottenere un vino di elevata qualità di fragranza e di gusto. I prodotti sono destinati principalmente alla ristorazione, ai bar, alle mense, alle enoteche, ed è possibile realizzare etichette personalizzate per ristoranti, eventi e imbottigliamento per conto terzi. Oltre a vini abruzzesi la vinicola Sordi commercializza anche vini laziali e pugliesi, sempre verificandone la genuinità e l’autenticità. Oggi l’azienda distribuisce nel Lazio e in Italia e si è affacciata recentemente anche all’esportazione dei prodotti all’estero. Con il giusto rapporto di qualità prezzo l’ azienda garantisce la massima rapidità e precisione delle consegne con mezzi e personale qualificato.

 

Vini Bio Bula

La storia dell’azienda agricola inizia nel 1958 con nonno Francesco (classe 1914) e nonna Rita (classe 1922) che dopo anni da mezzadri per le cascine di Langa, decidono di acquistare un piccolo podere sulle colline di Diano d’Alba, già noto per la spiccata vocazione alla coltivazione dell’uva Dolcetto, e stabilire finalmente un punto fermo per la loro crescita professionale ed umana.

Come spesso accade nel ricambio naturale del tempo, il figlio Roberto, dopo aver frequentato la scuola agraria, e la moglie Viviana si sono trovati alla conduzione dell’azienda, affiancati dal figlio Lorenzo, enotecnico e con la collaborazione della figlia Lara.

L’azienda, formata da circa 7 ettari a vigneto e 2 a noccioleto, si trova al centro di un ipotetico triangolo tra il campanile di Diano d’Alba, quello di Valle Talloria ed il Castello di Grinzane Cavour ed è una delle tante microaziende del panorama vitivinicolo delle Langhe che con molto sforzo tengono viva questa biodiversità, oggi molto difficile da trovare.

Da sempre molto attenti alla coltivazione nel rispetto ambientale, dal 2000 hanno deciso, con l’appoggio di tutta la famiglia, di intraprendere la strada della coltivazione biologica.

I vini sono il Dolcetto di Diano d’Alba DOCG di cui, in annate particolarmente favorevoli e utilizzando uve provenienti dai vigneti meglio esposti, viene prodotta una versione senza solfiti, il Langhe Nebbiolo DOC, il Nebbiolo d’Alba DOC, la Barbera d’Alba DOC, il Bulin Bianc (vino bianco da tavola da uve Chardonnay) e il Magica Bula, un vino spumante millesimato metodo classico 100% Nebbiolo.

L’azienda cura tutte le fasi della lavorazione, partendo dalla messa a dimora della piantina di vite, fino all’imbottigliamento del vino, senza manodopera esterna.