Maestro Macellaio Martino Demita

Martino De Mita, classe 1989, è un macellaio di terza generazione, figlio d’arte e figlio della sua terra: Martina Franca, in provincia di Taranto. Un luogo che ama profondamente, con i suoi allevamenti, i profumi della Murgia e le tipicità che lo hanno cresciuto e formato, in primis le celebri bombette e il Capocollo di Martina Franca, entrambi riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.).

In famiglia lo conoscono bene: la sua testa dura è proverbiale, “più di un sasso della cutizza” – come si dice in dialetto – o dell’asino martinese. Sin da ragazzino Martino sognava di fare il macellaio, ma non tutti ci credevano. Suo padre, uomo silenzioso, lo lasciava provare; la madre, severa, lo rimproverava spesso; e il nonno, considerato a Martina Franca il “Re dei fornelli”, non mancava di fargli notare un limite: “Martino, tu sei mancino… e i mancini non sono buoni per il disosso”. Parole dure per un ragazzino che sognava di stare dietro un banco carni. Per cinque lunghi anni, il forno del nonno gli rimase negato: solo dopo la maggiore età gli fu concesso di cucinare qualcosa, e non per i clienti, “al massimo per il personale”.

Eppure Martino non si è mai arreso. Testardo e determinato, ha ingoiato i rospi e si è formato con una gavetta dura, fatta di sacrificio e costanza. Alla fine il sogno è diventato realtà: non solo è entrato in macelleria, ma è diventato persino un macellaio da competizione, conquistando un posto nella Nazionale Italiana Macellai e partecipando al prestigioso World Butchers’ Challenge, il mondiale di macelleria a Sacramento, in California. Il percorso però non è stato facile. Per entrare in Nazionale ha dovuto superare due prove impegnative, e quando la stanchezza e i dubbi si facevano sentire, è stata la moglie a spronarlo a non mollare. Alla fine Martino ce l’ha fatta, ma il destino gli ha presentato un’altra sfida: durante un allenamento, nel far volare le lame, si è procurato un grave infortunio, recidendosi quattro tendini e un nervo. Ha subito due interventi e rischiato di perdere la sensibilità delle dita. Sembrava la fine di ogni sogno.

E invece no. La Nazionale lo ha voluto comunque al suo fianco, portandolo in Francia, a Clermont-Ferrand, per fargli sentire l’affetto di una squadra che è diventata una seconda famiglia. Martino ricorda ancora l’abbraccio dei compagni e l’emozione incontenibile di quella vittoria, che gli ha strappato lacrime di orgoglio. Oggi, con la stessa testardaggine che lo accompagna da sempre, Martino De Mita continua a inseguire il suo sogno, fatto di carni pregiate, tradizioni da custodire e innovazioni da portare avanti. La sua è la storia di un macellaio che ha saputo trasformare la passione in mestiere, l’ostacolo in sfida, il limite in forza.

Macelleria Braceria Tredicilettere: Strada Provinciale 69 Zona G n.25 San Paolo 74015 Martina Franca (TA)
CELLULARE: +39 338 978 9976
TELEFONO/FAX: +39 080 449 0287
E-MAIL: INFO@TREDICILETTERE.COM