Ambasciatore per il Bere Jordy Di Leone

Jordy Di Leone nasce da madre di Monterotondo e padre di origini metà etiopi e metà calabresi. Un’eredità culturale ricca, che gli ha permesso fin da subito di sentirsi a suo agio con il Sud e con tutte le contaminazioni di gusto, colore e tradizione che lo caratterizzano.

La sua carriera inizia quasi per scommessa, a soli 15 anni. Il padre, chef da 36 anni, non desiderava che intraprendesse la strada della ristorazione. Jordy, però, era determinato: per poter lavorare in un bar, il patto era chiaro – mantenere una media scolastica di almeno 7. Da lì parte il suo percorso, muovendo i primi passi nella caffetteria, passando poi per la sala, lavorando nelle discoteche e persino all’estero.

Pur essendo oggi riconosciuto come uno dei più apprezzati mixologist italiani, Jordy non ama definirsi con questa parola. Per lui la miscelazione è un concetto universale, che non ha bisogno di etichette: parte da un semplice Vodka Lemon fino ad arrivare a un Campari shakerato. Perché la vera essenza di questo mestiere sta nel dettaglio, nel gesto minimo che può trasformare un cocktail in un’esperienza.

Con oltre vent’anni di esperienza nel settore del beverage, Jordy Di Leone ha lavorato come bartender nei locali più prestigiosi di Roma, distinguendosi per passione, tecnica e un approccio sempre innovativo. Oggi è non solo un professionista stimato, ma anche un formatore: collabora con brand di fama nazionale, offre consulenze a locali e firma corsi dedicati al mondo della miscelazione. A Roma ha lanciato il suo corso barman con il brand Miscelando in Italia ed è tra i fondatori e top trainer di Effemme Academy, la scuola di formazione barman di Effemme Horeca, uno dei più importanti distributori del beverage nella capitale.

La sua filosofia è chiara: ogni cocktail deve essere un viaggio, un racconto. Qualcosa che sappia unire il familiare con l’inaspettato, la tradizione con l’innovazione. I suoi drink portano con sé sapori, colori e profumi di terre lontane, arricchiti da tecniche moderne e ingredienti scelti, spesso con un legame diretto al Sud del mondo. Non a caso, nel 2019 è stato premiato come giovane vincitore di Cucinema, competizione che unisce il cinema alla cucina e al beverage.

Tra le sue esperienze più significative, Jordy cita Botaniko, un progetto a cui è legato come a un figlio e che rappresenta il risultato di anni di studio, sperimentazione e dedizione. Per lui il rispetto per il cliente è al centro di tutto: “I protagonisti sono quelli che varcano la porta, non chi sta dietro al bancone.” Determinazione, etica professionale e voglia di mettersi in gioco sono i tratti distintivi del suo percorso. Perché, come lui stesso afferma, in questo lavoro non bisogna mai perdere la velocità, la capacità di imparare dagli errori e la curiosità di andare sempre oltre i propri limiti.